venerdì 1 luglio 2016

Picnic Chic

Estate, voglia di spazi e aria aperta, la nostra proposta per un'uscita bella e di lusso è quella di andare in giro a fare un picnic chic. La location, collina o montagna, un bel prato, un bel paesaggio, una buona compagnia e la voglia di relax.Ci vuole il cestino di vimini, forma classica o moderna che sia, a valigetta o borsa, ma che sia naturale. Dentro il cesto acque aromatizzate, quella di cocco, monoporzioni in barattoli di vetro, ovvero una jar per dirla raffinata, da riempire con cereali come farro, cous cous, quinoa, orzo e verdure lavorate al pesto, scorzette di agrumi, magari crostini di pane con lievito madre fatto in casa.
Qualcosa da bere ed è fatta, su questo punto bisogna evitare la plastica grossolana e dozzinale, vetro o cristallo, posate vere per riportare tutto a casa.
Anche il picnic in campagna oppure il pranzo in spiaggia si aggiornano. Quelle scene di una volta con pasta al forno, panino con cotoletta, teglie di pomodori gratinati consumati non tanto rapidamente sul bagnasciuga sono decisamente superate, oggi lo spuntino sotto l'ombrellone è chic, con pietanze fresche e leggere, a base di cereali, verdure di stagione , pesce azzurro e frutta. Il tutto accompagnato da ingredienti leggeri e salutari come pomodoro, basilico, mozzarella: una rivisitazione dei sapori della cucina tradizionale e dei valori della dieta mediterranea. 
Anche in questo caso mai dimenticare l’etichetta. Lasciare perdere piatti dagli odori troppo intensi, le plastiche inquinanti, tovagliolini svolazzanti ovunque e largo invece ad apparecchiature informali e colorate, in materiale eco-friendly, come runner in bambù. A questo si aggiunga un po' di sana educazione, evitando di convocare i commensali urlando a destra e manca, organizzando come se tutto lo spazio fosse libero e disponibile, mai offrire agli altri parte del pranzo, né guardare con insistenza il pranzo del vicino. Inoltre no a conversazioni a voce alta né suoneria troppo elevata.  E infine, raccogliere subito gli avanzi del cibo e sbarazzarsi subito del sacchetto dell’immondizia che, se lasciato sotto l’ombrellone, causa cattivo odore per tutta la giornata, ed inquina. Pensateci bene siete al mare per godervelo non per sporcarlo o inquinarlo.

Un esempio di quello che significa interpretare al meglio il buon vecchio panino divenuto oggi cibo “easy” e da viaggio, sarebbe di provare con due fette di pane nero di Castelvetrano, tocchetti di pomodorini confit annaffiati da un buon olio del Belice; bocconcini di mozzarella di Nicosia e un hamburger di pesce azzurro, qualche germoglio di soia e sale di Mothya.

In spiaggia usate i lunch box, portavivande multifunzioni dall’anima tecnologica, dal design curato e dal contenuto ricercato. Disponibili sia in legno sia in metallo, sono garanzia di lunga conservazione, pratici e, fattore da non sottovalutare, belli da vedere.
Ed ora buon picnic chic a tutti.

















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